pittore e scultore

 

 

 

 

 

Antonio Bernardi

 

 

Revine Lago, 14/08/1932.

Conegliano, 07/02/2017.

Le sue opere si trovano in collezioni private e nel Museo del Cenedese di Vittorio Veneto.

 

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Arte Sacra

Un capitolo importante della sua esperienza artistica è la realizzazione di alcune opere che illustrano momenti della Storia Sacra, che sono state donate alla Comunità di Tarzo
e che sono collocate nell'Arcipretale e nella Chiesetta alpina di S. Pietro.
Nel campo dell'arte sacra Bernardi è noto per un singolare ciclo pittorico che orna la Cappella della Redenzione dell'Arcipretale di Tarzo incentrato sul tema cristologico della nascita, passione, morte e resurrezione di Cristo, un unicum dal punto di vista iconografico e decorativo data la moderna interpretazione in chiave storico-salvifica del messaggio evangelico.
Illustrato da un opuscolo pubblicato nel 2004, il ciclo è stato di recente completato con altre opere fra cui l' Apocalypsis Jesu Christi.

Quest'ultimo dipinto, nell'intenzione dell'autore, vuole essere integrativo del ciclo della Redenzione; infatti il contenuto del quadro, tratto dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni, intende visualizzare - la promessa fatta all'uomo da parte dell'Agnello Gesù dell'avvento di una terra nuova e di un nuovo cielo rigenerati dove l'umanità, redenta dal Crocefisso, abiterà in armonia con il Creatore e con tutto il creato - (A. Bernardi).
L'opera, divisa in tre parti con al centro il triangolo della Trinità protettrice, vittoriosa nella lotta tra le forze celesti del bene contro le forze terrestri del male, tradisce la retorica propria della pittura accademica devozionale soprattutto per quanto riguarda il gruppo centrale del Compianto; infatti di matrice neoclassica è la collocazione del corpo di Cristo sul sudario in primo piano, seguito dalle tre dolenti Marie la cui gestualità e mimica espressiva richiamano direttamente alle maschere della tragedia greca.
Di tutto rilievo  l'effetto cromatico dato dal netto e meccanico accostamento delle partiture del rosso e del bleu delle vesti, oltre che del giallo ocra del sudario, che si stagliano nel verde del prato trapunto di fiori e nell'azzurro del cielo; di inquietante rispondenza espressiva invece i toni di colore che dominano le apocalittiche scene laterali caratterizzate da indubbia foga espressionista.
(prof. Giorgio Mies da "La Banca Prealpi per l'arte - Volume II")

L'artista ha anche realizzato le vetrate della bussola dell'ingresso principale dell'Arcipretale di Tarzo.
"Nella scelta dei soggetti - ha spiegato l'autore - ho pensato di proporre un "memento", un "ricordati" al fedele che sta per uscire dalla chiesa, invitandolo a fissare alcuni simboli che sono alla base della vita cristiana".
"Quella del maestro Bernardi è una vetrata ottenuta non secondo canoni medievali. E' infatti un vetro dipinto utilizzando una tecnica moderna, sapientemente eseguita, con cui Antonio Bernardi comunque è riuscito, come i maestri vetrai del Medioevo, a catturare la luce del sole per illuminare la casa di Dio."
(prof. Giorgio Mies)